Il
Codice Fiscale è stato introdotto dal
Decreto del Presidente della Repubblica n. 605/1973 ed ormai è entrato a far parte della quotidianità dei cittadini italiani, soprattutto dai residenti del territorio italiano. Questo perché il codice viene utilizzato in diverse situazioni.
La nascita del Codice Fiscale fu dovuta all’esigenza dello Stato di riuscire a trovare un metodo univoco per identificare ogni singola persona residente sul suolo nazionale. Questo progetto, poi, è divenuto un disegno di legge, con l’obiettivo di classificare anche ogni persona giuridica.
Come fare, però, a decodificarlo correttamente per estrarne alcuni dati?
Il
codice fiscale, per definizione, è rappresentato da una sequenza alfanumerica,
composta da 16 caratteri, che permette di identificare le persone fisiche residenti in Italia, a fini fiscali. Esso è attribuito e viene rilasciato dall’Agenzia delle Entrate sia ai cittadini italiani che ai cittadini stranieri residenti in Italia che ne fanno richiesta. Per riuscire a calcolare in modo corretto il Codice Fiscale, bisogna essere in possesso di alcuni dati anagrafici, come
nome e cognome, data di nascita, sesso e comune o stato estero di nascita.
È possibile decodificare il Codice Fiscale?
Parlare di
decodifica del codice fiscale vuol dire riferirsi alla pratica del calcolo del
codice fiscale inverso, cioè quella operazione che permette di ripercorrere in maniera contraria l’algoritmo che normalmente lo genera. In questo modo, è possibile ottenere alcuni dati della persona fisica in modo veramente semplice. Infatti,
con il codice fiscale inverso, è possibile risalire alla data di nascita di una persona. Ad esempio, questa, si riesce a ricavare
dal settimo all’undicesimo carattere del codice. Quindi, il settimo e l’ottavo si riferiscono alle ultime due cifre dell’anno, mentre il nono rappresenta una lettera, indicante il mese di nascita. Il decimo e l’undicesimo, invece, sono proprio il giorno di nascita che, nel caso di un soggetto di sesso femminile, deve contenere un + 40.
Con la decodifica del codice fiscale è possibile anche risalire al sesso del soggetto in modo semplice. Infatti, questo si può ricavare direttamente dal giorno di nascita, poiché se risulta superiore a 40, si tratta di una donna, altrimenti, è riferito ad un uomo.
Estrarre nome e cognome dal Codice Fiscale
I primi
sei caratteri del codice fiscale si ottengono dal cognome e dal nome, utilizzando semplicemente le consonanti. Queste possono corrispondere, ovviamente, a più nomi e cognomi diversi,
quindi è impossibile ottenere una decodifica esatta di questi dati a partire dal codice. Questo anche perché potrebbero verificarsi le omocodie, nel caso in cui più soggetti diversi hanno lo stesso codice, dato che quelle lettere non identificano in maniera univoca una persona. Questo, nello specifico, avviene quando più persone con stesso nome e cognome, nascono nello stesso giorno e nello stesso comune.
Come si comporta la legge italiana in questo caso? L’Agenzia delle Entrate provvede a modificare e sostituire alcuni caratteri numerici con caratteri alfabetici.
Come estrarre i dati anagrafici dal codice fiscale
Naturalmente, il web è ricco di piattaforme che permettono di estrarre e ricavare i dati anagrafici di un soggetto, come il portale
www.codicefiscaleinverso.com nel quale inserendo il codice fiscale in pochi secondi si ricevono i dati anagrafici della persona fisica a cui appartiene il codice stesso. Come operazione preventiva, però, si dovrebbe entrare nel sito dell’Agenzia delle Entrate, così da
controllare la validità del Codice Fiscale in oggetto attraverso il modulo presente. In questo modo, si potrà avere la certezza di essere difronte ad un codice fiscale realmente autentico. Nel sito dell’Agenzia delle Entrate, è possibile sfruttare il servizio
entrando in questa pagina. Sarà necessario inserire il codice del soggetto che si intende verificare, poi bisognerà scrivere nell’apposito modulo il codice di sicurezza presente nella pagina che si aprirà e poi inviare le informazioni digitate. La verifica impiegherà pochissimi secondi, così apparirà subito la scritta
“codice fiscale valido” e, in caso contrario, si visualizzerà
“codice fiscale non valido”. Ricavare dati grazie al Codice fiscale
Una volta accertata l’autenticità del codice fiscale, è possibile compiere molte operazioni e ricavare alcuni dati anagrafici. Va ricordato, sempre,
che per riuscire ad estrapolare i dati anagrafici dal Codice Fiscale, sarà necessario ricorrere ad un particolare algoritmo definito codice fiscale inverso. Ad esempio, per ricavare il
luogo di nascita, bisogna rifarsi a quello che era, originariamente, il codice Belfiore. Questo sistema di
catalogazione è nato nel 1971 ed è stato coniato andando ad elencare in ordine alfabetico
ognuno dei diecimila Comuni sparsi in tutta Italia. La struttura è decisamente semplice: la sequenza creata è composta di
una lettera e tre numeri, che si succedono in base alla composizione del nome del comune. Il primo luogo di nascita disponibile, secondo il
codice Belfiore, è Abano Terme, con decodifica A001, mentre l’ultimo
è Colli al Metauro, con la dicitura M380. In questo frangente, ha prevalso l’ordine di fondazione del Comune in questione.
Zungri, l’ultima cittadina italiana per costituzione verbale, è siglata M204. L’ultimo carattere fondamentale per il codice fiscale, in Italia, è il
carattere di controllo. Una singola lettera, che viene ricavata da un particolare algoritmo. Questo permette ad ogni singolo carattere nel codice fiscale di essere convertito in un numero.
Una volta effettuata la sommatoria delle quindici cifre ottenute, il risultato va diviso per ventisei. Il risultato finale permetterà di ottenere una lettera. Quel singolo carattere serve per evitare ogni caso di omocodia.