L’allenatore cita inconsapevolmente Ligabue, l’attaccante pronto alla “battaglia” con Acerbi: le dichiarazioni pre-match dei protagonisti bavaresi
La notte delle possibilità. Vincent Kompany si presenta nella sala stampa di San Siro con la serenità di chi sa di avere una montagna da scalare ma non teme l’altitudine. Il tecnico del Bayern Monaco, inconsapevolmente, cita persino Ligabue nel descrivere l’atmosfera che circonda il ritorno degli ottavi di Champions contro l’Inter.
Kompany e il richiamo a San Siro
“A volte affrontiamo notti particolari. ‘Certe notti’ in cui basta poco per decidere una sfida,” esordisce il belga con un riferimento che gli italiani colgono subito. “All’andata abbiamo creato molte opportunità, abbiamo lavorato duramente per generarne di nuove. Ripartiamo dalle nostre qualità, dalla consapevolezza che si sfidano le migliori squadre di Italia e Germania. Il talento farà la differenza. Dobbiamo vincere, punto.”
Per Kompany, San Siro rappresenta un luogo speciale, legato a doppio filo con la sua carriera. Nel 2004, appena diciottenne, impressionò Massimo Moratti con la maglia dell’Anderlecht, tanto che l’Inter tentò di acquistarlo prima che il suo destino lo portasse ad Amburgo e poi al Manchester City, dove ha costruito una straordinaria carriera.
“Quando parliamo dei templi del calcio mondiale come Wembley, l’Allianz Arena o il Camp Nou, dobbiamo assolutamente includere San Siro,” riflette con ammirazione. “L’atmosfera sarà elettrizzante. L’Inter ha campioni di primissimo livello, come Thuram. Spero sinceramente che domani non riesca a mostrare tutte le sue qualità.”
Presente e futuro senza distrazioni
Interrogato su quanto questa partita possa essere decisiva anche per il suo futuro sulla panchina bavarese, Kompany mostra lucidità e concentrazione: “Potrei chiedermi cosa accadrebbe in caso di vittoria – firmerei un nuovo contratto? Non credo si possa raggiungere qualcosa di importante pensando alle conseguenze negative. Questa è un’opportunità straordinaria e voglio concentrarmi solo su questo.”
Il tecnico belga non si sottrae neppure quando gli viene chiesto delle dichiarazioni di Lothar Matthäus, che aveva suggerito l’inserimento di Thomas Müller nell’undici titolare: “Ho grande rispetto per lui, ma le decisioni le prendo nell’interesse della squadra.”
Sulla preparazione ai calci di rigore: “Ci esercitiamo regolarmente dai tempi del primo turno di Coppa di Germania. È normale. Se dovesse servire, saremo pronti.”
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Kane: rispetto per l’avversario e fiducia nel ribaltone
Se Kompany incarna la determinazione tattica, Harry Kane rappresenta la freddezza realizzativa. L’attaccante inglese, già autore di dieci reti in questa Champions, preferisce evitare paragoni con Raphinha e Lewandowski, attualmente davanti a lui nella classifica marcatori: “Dobbiamo segnare, non importa chi. Il marcatore è secondario rispetto all’obiettivo di squadra.”
Kane trasmette sicurezza quando parla delle possibilità di rimonta: “Possiamo ribaltare il risultato dell’andata. Abbiamo già dimostrato di poter creare opportunità contro di loro, ma dovremo essere più cinici.”
Sul duello con Acerbi, che lo ha limitato efficacemente nella gara d’andata: “È stato un confronto difficile, è un difensore di altissimo livello. Mi piace misurarmi con i migliori al mondo, apprezzo i suoi complimenti e sono pronto a rinnovare questa battaglia sportiva.”
L’attaccante inglese ha espresso anche ammirazione per Lautaro Martinez: “È uno degli attaccanti più completi d’Europa, sa essere letale e trovare la via del gol in molti modi. Merita rispetto, anche se i nostri difensori ormai lo conoscono bene.”
Riguardo i festeggiamenti dei nerazzurri dopo il successo dell’andata, Kane si mostra comprensivo: “Le emozioni emergono naturalmente dopo partite così intense. È stata una serata amara per noi, ma comprendo la loro gioia. Non molte squadre riescono a battere il Bayern all’Allianz Arena.”
Il fattore Urbig
Kompany ha concluso la conferenza soffermandosi sulla presenza di Jonas Urbig tra i pali, chiamato a sostituire l’infortunato Neuer: “È una delle belle storie che ci portiamo dietro. Un ragazzo che dalla Serie B tedesca si ritrova protagonista in Champions League. Abbiamo piena fiducia in lui.”
La sfida tra Inter e Bayern si preannuncia non solo come un confronto tattico e tecnico di altissimo livello, ma anche come un incontro capace di generare emozioni intense, ricordando come il calcio, nella sua essenza più profonda, sappia unire mondi apparentemente distanti, proprio come la poesia ha fatto attraverso le parole di Leopardi, Pasolini e Saba, tutti legati dalla passione per questo sport.
“Il calcio, come la poesia, vive di momenti sublimi,” ha concluso filosoficamente Kompany. “Domani sera cercheremo di scrivere un verso memorabile nella storia del Bayern.”